Indagine conoscitiva sulla composizione chimica di superfici pittoriche mediante spettrofotometria XRF
Afferisce alle seguenti tematiche di ricerca:

SERVIZI AVANZATI

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA COMPOSIZIONE CHIMICA DI SUPERFICI PITTORICHE MEDIANTE SPETTROFOTOMETRIA XRF

Tecnica non distruttiva che consente di ottenere informazioni riguardanti la composizione superficiale e, ai fini della conservazione e del restauro, di riconoscere eventuali rifacimenti posteriori. Determina la presenza di elementi chimici non leggeri presenti su una superficie e negli spessori limitrofi (decimi di millimetro). 

STRUMENTAZIONE

Sistema XRF Elio - XGLab

APPLICAZIONE

Nel campo dei beni culturali la tecnica XRF è una delle tecniche non distruttive che nell’analisi di opere d’arte consente di ottenere informazioni riguardanti la composizione superficiale e, ai fini della conservazione e del restauro, di riconoscere eventuali rifacimenti posteriori. Nel caso dei dipinti, la scelta dei punti di indagine viene effettuata considerando la varietà di campiture cromatiche presenti, consentendo anche di ottimizzare la scelta dei punti in cui effettuare eventuali prelievi necessari per l'impiego complementare di altre tecniche, come analisi stratigrafiche o microchimiche. 

La spettrofotometria XRF (X-ray fluorescence spectroscopy o X-ray fluorescence) è in grado di determinare la presenza di elementi chimici non leggeri presenti su una superficie e negli spessori limitrofi (decimi di millimetro). Nel caso di stratificazioni con composizione e spessore variabile la valutazione è semiquantitativa; l’elemento a più basso numero atomico riguardo al quale si possono ottenere valutazioni attendibili è il sodio. Da tale valutazione, nel caso di dipinti o superfici policrome, è possibile ipotizzare i pigmenti o le classi di pigmenti impiegati, qualora ci fossero più pigmenti caratterizzabili dal medesimo elemento chimico.

Per agevolare al massimo questo tipo di decodifica è indispensabile un’approfondita pianificazione nella scelta dei punti da indagare, tenendo in considerazione la presenza di ritocchi o ridipinture, il passaggio attraverso differenti gradazioni di colore, la sovrapposizione di stesure originali, ecc.

È quindi opportuno che il numero dei punti indagati non sia troppo limitato e che la loro scelta sia rappresentativa oltre che di situazioni definite dal punto di vista del manufatto, anche di problematiche approcciabili e risolvibili mediante questo tipo di indagine.
L'impiego di una sorgente di raggi x (seppur di intensità molto limitata) prevede il totale rispetto delle normative al riguardo, in modo da garantire la sicurezza degli operatori e del personale presente nelle adiacenze del luogo in cui si opera.
Altro momento essenziale è rappresentato dalla decodifica finale dell’informazione contenuta negli spettri, che per prima cosa va effettuata globalmente e non sulla singola misura, per poi scendere sempre più nel dettaglio.
Per tale motivo al testo contenente l’interpretazione della misura dovrà essere sempre allegata una scheda con le condizioni operative (in quanto da esse dipende la risposta di ciascun elemento, e quindi la sua determinabilità) e una tabella riassuntiva che riporti punto per putto le intensità delle righe di fluorescenza di tutti gli elementi determinati.
Solo a questo punto e in queste condizioni è possibile e ha senso la lettura incrociata dei dati relativi alla campagna di misure in esame con altri acquisiti in precedenza o riportati in bibliografia.

CAMPO DI APPLICAZIONE

Superfici pittoriche

Ultima modifica: 12 Marzo 2019

IN COLLABORAZIONE CON

CNA
CONFAPI
CONFARTIGIANATO
CONFINDUSTRIA
UNIONCAMERE
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